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giovedì 13 settembre 2012

"...Puoi annegare dentro un mare di lacrime o torni a nuoto..."

Io ci ho pensato spesso a questa frase. 
Ed è maledettamente vera. 

Immagino una persona che piange e intorno ad essa inizia a formarsi un mare. 
Questa persona si gira e, in fondo, vede la riva. 
Inizia a nuotare. Veloce. Sempre più veloce. 
Sì, nuota nelle sue lacrime e arriva alla riva. 
Il mare non è che evapora. Il mare non evapora mai, anche se fatto di lacrime. 
Quella persona, ogni tanto, torna sulla riva di questo mare e lo guarda e dice “Cazzo quante lacrime sprecate”. 
Dice così, dice proprio così:  “Cazzo quante lacrime sprecate!”. 
Ci ha fatto addirittura un mare, per dire “Cazzo quante”.

No, solo che io, a volte, mica ce la faccio a nuotare a riva?! 
No, io proprio metto anche la testa sotto e mi bagno bene bene delle mie lacrime ...
Autore immagine ©Quino

4 commenti:

  1. Mi ci ritrovo tanto in queste tue parole...soprattutto nell'ultima frase.

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  2. @Olivia: non vorrei che gli altri si specchiassero in queste parole... Rappresentano brutti sentimenti...

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