Io ci ho pensato spesso a questa frase.
Ed è maledettamente vera.
Immagino una persona che piange e intorno ad essa inizia a formarsi un mare.
Questa persona si gira e, in fondo, vede la riva.
Inizia a nuotare. Veloce. Sempre più veloce.
Sì, nuota nelle sue lacrime e arriva alla riva.
Il mare non è che evapora. Il mare non evapora mai, anche se fatto di lacrime.
Quella persona, ogni tanto, torna sulla riva di questo mare e lo guarda e dice “Cazzo quante lacrime sprecate”.
Dice così, dice proprio così:
“Cazzo quante lacrime sprecate!”.
Ci ha fatto addirittura un mare, per dire “Cazzo quante”.
No, solo che io, a volte, mica ce la faccio a nuotare a riva?!
No, io proprio metto anche la testa sotto e mi bagno bene bene delle mie lacrime ...
Autore immagine ©Quino
No, dai. Un sorriso?
RispondiEliminaEh già! Ci vorrebbe un sorriso...
RispondiEliminaMi ci ritrovo tanto in queste tue parole...soprattutto nell'ultima frase.
RispondiElimina@Olivia: non vorrei che gli altri si specchiassero in queste parole... Rappresentano brutti sentimenti...
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