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mercoledì 27 novembre 2013

Mafalda: giovane dentro

Sono in convalescenza da tre giorni.
Fino a qualche giorno fa stavo bene ed ero convinta che nemmeno il gelo sceso sulla mia testa sabato notte - mentre fuori, alle due, parlavo al telefono con TR - mi avrebbe abbattuta.
Così domenica ho finto di ignorare il problema e di star benone insomma, nonostante si siano palesate due lineette di febbre.
Malgrado ciò, lunedì ho pensato che, forse, era opportuno rimanere in casa per tornare martedì, carica e pimpante (pinocchio mi fa un baffo), al lavoro.
Ma martedì, la temperatura fuori ha pensato bene di scendere ancora, con un bell'innalzamento della pressione atmosferica e in compenso, questa volta, si sono palesate ben 5 lineette di febbre.
Perché è sempre così, qualcosa sale, qualcosa scende. Un po' come dovrebbe essere con i prezzi al supermercato. Chissà perché, però, da qualche anno a questa parte, tutto sale.

Dunque, la mia temperatura corporea è salita di nuovo, qualcosa ha deciso di trafiggere le mie gambe e, come se non bastasse, la gola, senza badare al fatto che al 14 agosto mancano ancora ben 9 mesi, ha acceso un falò, rendendomi alquanto sofferente!

E' vero, migliaia di persone convivono con mal di schiena, dolori alle articolazioni, raffreddori, allergie e chi più ne ha più ne metta, nonché con quantità industriali di antidolorifici, antinfiammatori e cerotti affini.
Ma sapete che vi dico? 
Io al mal comune mezzo gaudio non ci credo, non c’ho mai creduto e non ci crederò mai!
Mai, mai, mai, neanche per un istante. 
Ma insomma! Per quale diavolo di motivo dovrei trovare una qualche forma di sollievo morale nel condividere una qualsivoglia sofferenza con il resto del mondo? 
Senza contare il fatto che, per narcisismo prepotente, sono fiera delle mie esclusive, in qualsiasi forma decidano di mostrarsi.

Ad ogni buon conto, con il rallegramento tipico di chi gioisce di dolori muscolari e ormai incline all’autoanalisi, assumo con regolarità massicce dosi di cortisone e penicillina, tant'è che io detto e il medico scrive la ricetta.

Il tutto, oggi, con un contorno di Ceci...
Autore immagine ©Quino

6 commenti:

  1. Caspita addirittura il cortisone...che botta...

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    1. Purtroppo, l'antibiotico per i miei carissimi anticorpi è semplicemente acqua...

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  2. Ti auguro una veloce e buona guarigione...Resisti!!!

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  3. relax, tisanona zuccherata, film strappalacrime e anche un romanzo easy...
    poi passa tutto!

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    1. beh, avrei come libro uno easy ce l'ho a portata di mano: la signora dei funerali di Kinsella! :D
      Speriamo passi in fretta perché mi sono pure scocciata!

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