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mercoledì 22 ottobre 2014

Serve ordine e chiarezza

I
o sono una che il blog lo usa come sfogo senza, preventivamente, ragionare a tavolino ciò che vorrei esternare, nel momento stesso in cui mi si presenta la necessità.
In effetti, si tratta di sfoghi a volte criptici, per i quali pretendo - inconsapevolmente - che chi legge comprenda le mie parole. 

In effetti, rileggendo il post precedente, si può, senza dubbio, affermare che esso sia incomprensibile o, quanto meno, poco comprensibile.

Il problema principale è uno. 
Io e TR stiamo insieme da 4 anni. Stiamo bene ecc. Ma questa lontananza ci pesa. 
In realtà, pesa più a me che a lui. Non lo sento mai lamentarsi.
Sono stufa di fare la spola tra la Sicilia e l'Emilia. Ne ho abbastanza!
Qualcuno potrebbe dire: "Perché uno dei due non si trasferisce presso l'altro/a o non ti trasferisci tu considerato che a te pesa il protrarsi di questa situazione?"

Più facile a dirsi che a farsi!

In breve:
  1. Sono tre anni che non riesco a passare l'esame di avvocato. E la prossima volta sarà la quarta.
  2. Potrei anche trasferirmi senza avere il titolo di avvocato e cercare un altro tipo di lavoro (questa sarebbe la mia intenzione!), ma TR non è d'accordo. Perché non vuole che rinunci ai miei sogni.
  3. Io provo comunque a cercare, m'iscrivo ad annunci, ma nessuno chiama, nessuno risponde.
Non mi resta che rimanere qui e provare, provare ancora ...
Che, fosse solo questo, potrei anche accettarlo.
Ciò che più mi infastidisce e mi rende nervosa è dover sopportare situazioni aberranti, è dover essere vittima delle grinfie di MissCapo. 
Uno dei problemi principali tra me e lei e che, approfittando del fatto che io sia ancora una figlia di famiglia, decide lei come e, soprattutto, quando pagarmi, senza pensare che anch'io possa avere delle spese da affrontare e, addirittura urgenti (tra le quali, per esempio, questo dannatissimo esame!)

Per cui, a fine settembre ho dovuto sentirmi dire: "sai, non ti nego che quando sono arrivati quei soldi mi hanno dato un sospiro di sollievo, così ho potuto pagare la cassa...

Dopo qualche giorno: "sai, ho fatto i biglietti per tutta la famiglia per partire tra qualche mese! C'era un'offerta che non potevo perdere!"

- Costo 650,00 euro ovvero il totale di due compensi che mi deve: uno di maggio ed uno di settembre

Dopo qualche settimana: "non ti nego che, quando ho fatto i biglietti, ci ho pensato che potevo darti quanto ti spettava, ma non potevo perdere quell'occasione. Ora, hai visto, abbiamo chiuso questa grossa causa, aspettiamo che ci paghino e poi ti darò quanto ti spetta..."

E potrei continuare ancora, ancora e ancora...

[...]

E così Mafalda aspetta, aspetta.... e ancora aspetta... da Maggio!
Intanto lei con i miei soldi fa quello che le pare! Emette biglietti per sei persone, mentre io per fare il mio, per BO, devo aspettare che diventi impagabile!

Ecco, queste sono le conseguenze delle scelte che ho fatto.
E cambiarle non è per niente facile! 

Dovrei cambiare lavoro. Ma dove lo trovo, in questo periodo storico?! 
E poi... voglio davvero cambiare lavoro?!
Il fatto è che io amo questo mestiere! Ce l'ho nelle vene, però se non ho un titolo non posso prendere baracca e burattini, trasferirmi, bussare di studio in studio e chiedere di prendermi, perché la prima cosa che mi chiederanno è se ho l'abilitazione.
Ed io cosa rispondo: "no, sa... sono 3 anni che provo a prenderla, ma degli stronzi come suoi colleghi, magistrati e professori, ogni anno, decidono che su una media di 1300 persone ne devono passare solo 300! Che dice, 1000 persone sono tutte somare oppure il loro futuro dipende da come vi svegliate la mattina in cui correggete le tre prove scritte?!"

Questo è quanto.

Qualcuno mi ha detto che ho un carattere forte.
Che vorrebbe essere come me perché è convinto che io non abbia paura di affrontare le situazioni difficili.

In realtà, ci sono insicurezze, lacrime e angoli bui dove mi rifugio, perché questi pensieri altrui mi fanno illudere davvero di essere forte.
Forse, è solo che non voglio mostrare le mie debolezze, quali la paura di camminare da sola tra la gente e l’incapacità di far sentire la mia voce, quando dovrei…

E poi, ci sono decisioni che non riesco a prendere, cose che non riesco a fare… e tante di quelle cose che se le sapesse chi pensa che io sia forte forse capirebbe che tanto forte non sono.

Io tanto forte non mi ci sento!


12 commenti:

  1. Tesoro... io la vedo così (sento che questo post l'hai scritto un po' anche a causa del mio commento di ieri.. quindi mi permetto di scriverti).
    Allora, va bene seguire i propri sogni, investire tempo e denaro per realizzarli, darsi la possibilità di diventare ciò che si vuole diventare.
    Però, da adulti, ci si deve dare, dentro di sè, un limite. Non devi dirlo agli altri, eh! Devi solo saperlo tu, per te. Tipo, investo 5 anni, se non va, cambio strada.
    Punto.
    La cosa fondamentale è che, allo scadere del tempo, uno non si senta fallito, ma contento per averci provato. Possono essere 5 anni o 20, ma l'importante è che in quel lasso di tempo uno sia contento di fare ciò che sta facendo, e che superato il lasso di tempo non ci pensi più, e sia contento di cambiare.
    Tutto qui.
    Sembra più facile a dirsi, forse, che a farsi, ma io credo che possa aiutare, perchè tante volte incaponirsi potrebbe non renderci così felici, forse nemmeno una volta ottenuto il risultato.
    Ti porto un paio di esempi.
    Un mio amico voleva laurearsi in ingegneria, ma era in difficoltà. Si è laureato, rimanendo depresso per anni, a 35 anni. E' rimasto depresso anche con la laurea.
    Una mia amica, sposata da due anni, aspetta ad avere un figlio perchè spera di trovare prima un lavoro a tempo indeterminato. Ancora non lo trova. E ha ora 35 anni. Siamo sicuri che trovare il lavoro a tempo indeterminato la renderà felice, dovesse questo accadere fra 5 o 6 anni?

    A tutti io faccio lo stesso discorso, l'ho fatto anche a mio marito.
    Segui i sogni... ma poi ad un certo punto sii abbastanza maturo da capire se è il momento di mollare.

    Nel frattempo, per la tua situazione, intanto hai provato a fare l'esame altrove?
    Assunto che tu più di così non possa essere preparata (perchè essere molto bravi è una condizione necessaria per superare un esame di stato, anche se non sufficiente) prova a farlo a Bologna, ad esempio. E poi a Bologna non è vero che prendono solo avvocati con l'abilitazione. L'abilitazione serve solo per avere uno stipendio più alto.

    Insomma.
    TR deve sostenerti e appoggiare le tue scelte.
    E tu devi fare scelte di cui essere fiera.

    Solo così la vita può riprendere a sorridere, altrimenti è troppo un casino.
    Ti riabbraccio di nuovo, se hai bisogno di una parola di conforto, o se mi vuoi insultare, sono qui.......

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    1. E' vero! Ho scritto questo post dopo il tuo commento di ieri. Ma non la considerare una cosa negativa. Anzi!

      Intanto, ti assicuro che il limite temporale me lo sono dato. Lo so io e nessun altro. E' stato necessario.
      Il punto è questo: e se allo scadere del suddetto limite mi sentirò infelice, fallita e non saprò dove sbattere la testa, cosa dovrò fare?! Me lo chiedo in continuazione.


      Per quanto riguarda il fatto se a BO prendano o meno persone con l'abilitazione, non ne sono certa, ma è la cosa più logica perché in questo momento nessuno prenderebbe qualcuno a cui affidare pratiche per poi fatturare al posto di questo.

      Infine, non parliamo mai di stipendio. Nel mio campo si parla di compensi, di pratiche. Non c'è niente di fisso.

      E per quanto riguarda TR, sa che deve farlo....

      ...

      Tranquilla non potrei insultarti! So che tutto quello che hai detto, è per il mio bene.
      Mi prendo di nuovo il tuo abbraccio, perché ne ho bisogno.
      Grazie! Davvero.

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  2. Come ti capisco. Lui in Romagna. Io in Lombardia. Distanza nulla rispetto a voi. Quattro anni anche noi e la stanchezza della distanza. Ma come si fa? Lui sta finendo di studiare. Io ho finito da tempo ma a parte fare la stagione al mare (e almeno siamo insieme) non riesco a trovare un cavolo di lavoro che mi permetta di trasferirmi. Tutto così incerto. Tutto così senza speranza.

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    1. Esatto. Solo la stagione estiva ci permette di stare insieme per un mese o da me o da lui.... Ma niente di stabile!

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  3. Conosco la situazione. Mio cugino una vita per passare ste cazzo di esame di stato; il mio vicino idem. Ancora adesso abitassero da soli senza aiuti non so come camperebbero.
    Vi sono vicina col cuore.
    Prendi la mia amica; altro settore (il mio); può (e buon per lei che ha potuto) farsi aiutare e mantenere dai genitori in una città con più possibilità di lavoro; ci prova 5 anni; il suo limite?i 30. Quest'anno li ha raggiunti. Ha ottenuto qualcosa? Sì,in fondo sì. Sicurezza? no, i suoi ancora l'aiutano un sacco; lavora un mese sì e gli altri dipende; ha una partita iva di quelle nuove robe fatte apposta per rimetterci. Quest'anno ha pensato tanto se mollare tutto e cercare altro. Ha deciso di non farlo.
    Il suggerimento di mettersi un limite o capire se stessi è secondo me molto buono.
    Il mio è quello di non fasciarti troppo la testa. Io trasferitami qui appena sposata non ho trovato un nuovo lavoro; mi manca e brucia la mia indipendenza perché non riesco a trovare neanche uno straccio di ripetizioni. Incazzata ho deciso di rimettermi a studiare e tentare dei concorsi nel mio settore dato che prima non avevo potuto. Se non li passerò (o non usciranno...c'è anche questa ipotesi...son qui che guardo il sito ogni due giorni) pregherò Dio di trovare qualsiasi cosa (me lo sono detta a me stessa) e se possibile attendere tempi migliori. Però ho imparato a pensarci di meno, ad assillarmi e incolparmi di meno perché diventa una brutta strada.
    Datevi un obiettivo per stare insieme (so che lui magari temporeggia...anche Marito era così da fidanzato >.<) e poi provate a raggiungerlo; e tu cerca di decidere con calma ciò che viene.
    Ahimè il nostro presente è così. Chi ha trovato subito lavoro non può capire, chi non ha avuto una lunga trafila non sa di quante ore sono fatti i giorni in mezzo; e soprattutto mai pensare a strade lineari...non va più così, ahimè-_-

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    1. Quello che hai fatto tu è quello che vorrei fare io. Vale a dire: il limite me lo sono data, ma non l'ho ancora raggiunto. Quando lo raggiungerò, se non avrò ancora ottenuto i risultati sperati allora cambierò strada, pazienza! Se sarà necessario mi metterò a studiare ancora, ma non posso stare qui a piangermi ancora addosso.
      Devo convincermi che in un modo o nell'altro, avrò la possibilità di essere soddisfatta di me stessa.
      Hai ragione! Le strade lineari non esistono più.
      Grazie!

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  4. E ricordati di essere sempre tu a decidere per te stessa:) se così ti sarà possibile sarai sempre in pace con te e serena; e potrai anche scegliere strade diverse dal tuo sogno ma con gioia.

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    1. Fino a quando si parla dell'esame, purtroppo è la commissione (che cambia di anno in anno) che decide sul mio futuro... intendo dire se lo devo passare o meno.
      Per il resto, sì, non permetto a nessuno di decidere per me. E se TR dice che non è d'accordo che io cambi lavoro, lo dice solo per me, perché sa quanto amo fare questo mestiere, ma questo non vuol dire che temporeggia per non farmi trasferire da lui, non mi vieta di farlo.
      Sono io che fino ad ora mi sono cullata del fatto che non ho passato l'esame per non effettuare un cambiamento drastico alla mia vita.
      Atteso, però, che questa situazione sta diventando insostenibile, non posso più nascondere "cullarmi".

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    2. Allora ti sei già data un sacco di risposte da sola=)
      Eh lo so poi sulle prove ad esame...bastassero l'impegno e lo studio...non parlarmene. Che anZia-_-

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    3. Ma a cosa serve riuscire a dare delle risposte a determinati interrogativi se poi sei impotente perché altre circostanze ti impediscono di agire?

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  5. E invece sei forte, perchè se non lo fossi avresti mollato tutto da un pezzo e ti saresti accontentata di un call center vicino casa, fanculo al resto. Non molli, riprovi a fare l'esame, stringi i denti anche se la capa è una stronza egoista e hai pazienza. Se non è questo essere forti mi chiedo cosa possa esserlo!

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    1. Sarà che, vivendo in prima persona tale situazione, non ci si accorge di questo. Non saprei dirti se è davvero così. Se lo sono davvero.

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