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mercoledì 22 gennaio 2014

Tutto torna

Torna anche il ricordo di quelle lacrime e dei miei non te ne andare. Dei miei pugni picchiati contro un muro, che avrei voluto crollasse in quell'istante insieme a tutta la casa. Del come sarebbe potuta andare. Del perché il vuoto? E di tutti gli altri perché che mi sono sempre portata dietro, ogni volta che ho iniziato una storia nuova poi conclusasi. 
Dopo anni, finalmente, ho avute le risposte che cercavo, ma certe ferite, seppur rimarginate, lasciano il segno di una cicatrice. E il solo sfiorarla fa dannatamente male!
Ricalarsi in situazioni simili, ricordarle, riviverle nei pensieri, porta con sé un dolore che ha il germe ben radicato ormai, proprio lì, a 11 anni fa. 
E anche adesso, dopo così tanti anni, ciò che non si rimargina non è un dolore recente, ma quello di allora.
E i timori attuali hanno origine tutti dalla prima volta in cui ho temuto di perdere, e poi ho perso ciò che amavo.

Ma non accadrà. Non questa volta. 
Non ora che sono felice e soprattutto fiera di aver imparato a difendermi e a difendere ciò che amo e mi appartiene.

Aveva smesso di combattere con la propria freddezza, con la disinvoltura e l'ingiustizia che si erano insediate nel suo cuore.  
[Jérome Ferrari, Il sermone sulla caduta di Roma]

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